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Solidarietà a chi difende i diritti umani! Contro il nuovo attacco di Israele a 7 Ong palestinesi.

Le 6 Associazioni che Israele vuol chiudere

Roma, 18 agosto 2022

Solidarietà alle 7 Ong Palestinesi per diritti umani
Esprimiamo la nostra solidarietà alle 7 organizzazioni palestinesi per la difesa dei diritti umani, nuovamente
sotto l’attacco di Israele.
Le forze di occupazione israeliane hanno questa mattina invaso gli uffici di 7 delle organizzazioni palestinesi
più importanti e riconosciute a livello internazionale per i diritti umani: Al Haq – un’associazione per i diritti
umani , Addameer – associazione di sostegno ai prigionieri -, Bisan – centro di ricerca e sviluppo per le
comunità palestinesi emarginate, Defence for Children International Palestina, Unione dei comitati del
lavoro agricolo, Unione dei comitati delle donne palestinesi, Comitato dei lavoratori della sanità.
Durante l’incursione sono state sfondate le porte degli uffici, sequestrate attrezzature e sono stati emessi
ordini militari per la chiusura forzata delle ONG in nome della “sicurezza nella regione, e per combattere
un’infrastruttura del terrorismo”.
Le autorità israeliane, sollecitate evidentemente dall’avvicinarsi della scadenza elettorale, stanno mettendo in
campo ulteriori violazioni dei diritti umani: attacchi e bombardamenti nella Striscia di Gaza, incursioni
militari nelle città palestinesi, arresti in Cisgiordania e Gerusalemme, evacuazioni e distruzioni nella colline
a Sud di Hebron e nella Valle del Giordano. Inoltre si verificano continuamente attacchi dei coloni, alle
proprietà e alla popolazione palestinese, sotto la protezione dei militari, e esecuzioni sommarie.
Già nell’ ottobre 2021, il ministro della difesa israeliano aveva definito le 6 “organizzazioni terroristiche” e
dichiarate “associazioni illegali” secondo gli ordini militari israeliani, senza mai fornire prove per le loro
affermazioni. Adesso si è aggiunta una settima: il Comitato dei lavoratori della sanità.
Il 12 luglio 2022, i portavoce dei ministeri degli esteri di Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda,
Italia, Spagna, Svezia e Paesi Bassi in una dichiarazione congiunta, hanno espresso sostegno alle sei
organizzazioni. Nella dichiarazione viene rifiutata la designazione israeliana di “organizzazioni terroristiche”
e affermato che “nessuna informazione sostanziale è stata ricevuta da parte di Israele che giustificherebbe la
revisione della nostra politica nei confronti delle sei ONG palestinesi”. La dichiarazione riafferma inoltre la
continuazione della cooperazione e del sostegno alla società civile palestinese, per il suo ruolo democratico.
In spregio evidente anche a questa posizione europea, le forze di occupazione israeliana sono entrate nella
città di Ramallah (sotto controllo dell’ANP).
Evidentemente le dichiarazioni non bastano.

Chiediamo che l’Unione Europea condanni con la massima fermezza gli abusi israeliani nei confronti delle ONG palestinesi e chieda l’immediata cancellazione dei decreti governativi e degli ordini militari. Italia ed Unione Europea devono chiedere la riapertura immediata delle sedi e prendere concrete misure nei confronti di Israele, che viola costantemente il diritto internazionale e i diritti umani dei palestinesi.
Deve finire il sistema di apartheid, costruito dall’occupazione e dalla colonizzazione israeliana, riconosciuto
e denunciato da Organizzazioni israeliane, come B’tselem, e internazionali, come Amnesty e HRW.

PalestinaCeL

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