
(Credits: AHED IZHIMAN/AFP/Getty Images)
Lailat al-Miraj (nota anche come Isra e Mi’raj) è una festa musulmana che commemora il viaggio notturno del profeta Maometto dalla Mecca alla Moschea di Gerusalemme, dove ascese al cielo, fu purificato e ricevette l’istruzione per i musulmani di pregare cinque volte al giorno.
Nel calendario islamico, questa data coincide con il 27° giorno del mese di Rajab.
La storia di Laylat al-Miraj si compone di due parti principali. La prima parte della storia vede il profeta Maometto che riceve la visita di due arcangeli alla Kaa’ba alla Mecca. Essi gli forniscono un destriero alato dal volto umano femminile chiamato al-Buraq. Al-Buraq porterà il Profeta alla Moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme, in cui Maometto si unirà ai profeti del passato in preghiera.
Maometto sarebbe stato svegliato da un angelo e trasportato nel corso d’una sola notte (da qui il termine isrāʾ) “dal Tempio Santo al Tempio Ultimo”, identificati poi nella Kaaʿba della Mecca e nella Spianata del Tempio di Gerusalemme.
In particolare il versetto 1 della sūra XVII (la Sura del Viaggio notturno) dice:
«Gloria a Colui che rapì di notte il Suo servo dal Tempio Santo al Tempio Ultimo, dai benedetti precinti, per mostrargli dei Nostri Segni. In verità Egli è l’Ascoltante, il Veggente.» |
(Traduzione di Alessandro Bausani) |
Nella seconda esperienza Maometto, partito dal “Tempio Ultimo”, avrebbe sorvolato il baratro infernale, assistendo alle pene decisamente corporali (fiamme e dolori fisici) inflitte ai dannati in funzione del loro peccato commesso sulla terra. In seguito Maometto avrebbe asceso i sette Cieli, in ognuno dei quali avrebbe incontrato un profeta che l’aveva preceduto nel mondo per l’identica missione salvifica del genere umano.
Maometto venne ammesso infine al supremo cospetto divino, realizzando così quell’impresa impossibile agli uomini di vedere, i loro occhi “terreni”, l’infinità della Sua Maestà.
Quest’ultima esperienza sarebbe per definizione aldilà di ogni sensibilità umana e quindi impossibile agli uomini. Pertanto sono in grado di sopportare la Potenza divina solamente alla morte, allorché questi verrebbero dotati di particolari sensi, che sopravanzerebbero di molto quelli terreni. Il Profeta poi ascende al cielo dove gli viene detto da Dio del dovere per i musulmani di pregare cinque volte al giorno (Salat). Questa seconda parte del viaggio viene comunemente chiamata Miraj, una parola araba che significa “scala”.
In occasione di Laylat al-Miraj, i musulmani possono partecipare a speciali servizi di preghiera in una moschea, oppure possono commemorare questo momento a casa con la propria famiglia raccontando la storia ai bambini o recitando speciali preghiere notturne.
Questo è un video riassuntivo che fornisce qualche dettaglio in più in merito a Laylat al-Miraj.
Buona visione!
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