Sono passati 30 anni dal 9 novembre 1989, la caduta del Muro di Berlino, che aveva acceso il desiderio e la speranza per un mondo senza muri, più libero, più solidale. Non è andata così, bisogna che le lotte per abbattere i muri, di cemento o mentali, non si fermino, anzi… Il Muro costruito da Israele in Palestina è ancora in piedi, insieme a tanti altri nel mondo, vecchi e nuovi.

I nuovi, come quello tra Stati Uniti e Messico, o quelli in Europa, sono stati costruiti per impedire il passaggio di migranti verso il sogno di una vita migliore, che spesso affonda in mare, in quel Mediterraneo che dovrebbe essere il mare che unisce e ha unito per secoli mondi e culture diverse, attraverso scambi commerciali, culturali.
C’è chi dice che in Europa siano oltre 1000 i km di nuovi muri, 6 volte la lunghezza del Muro di Berlino, all’insegna della paura e della “sicurezza”!
(https://www.osservatoriodiritti.it/2018/11/19/muri-in-europa-anti-migranti/)
E nel mondo sono molti di più, se già nel 2015 il quadro era questo
La campagna Stop the Wall https://www.stopthewall.org/about-us ha redatto una ricca rassegna di testi che ne dà conto “Build resistence not Walls”. Come dice l’editoriale “Questa rassegna non è una antologia esaustiva ma un inizio di raccolta di riflessioni e azioni che che buttano giù muri tra i nostri movimenti e costruiscono un terreno comune per un Mondo shttps://www.internazionale.it/notizie/2015/06/18/una-mappa-dei-muri-del-mondoenza muri, con la speranza che serva come strumento per organizzare le nostre idee e collegare le nostre lotte” book.stopthewall.org
Vale perciò la pena di leggere e riflettere, e ringraziamo Stop the Wall per questa occasione che generosamente ci offre!
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