
A cura di Palestine Chronicle Staff
Ex pescatore, al-Jojo conosce perfettamente il tipo di difficoltà che i suoi compagni pescatori affrontano quotidianamente. Con numerose imbarcazioni militari israeliane che circolano vicino alla costa di Gaza, prendere il largo è un grande rischio.
Da giovane, Tawfiq al-Jojo, che ora ha 75 anni, era un pescatore.
Ora, limitato dall’età e dalla difficoltà di pescare nel mare di Gaza, il rifugiato palestinese progetta modellini di imbarcazioni. Ed è molto bravo nel suo nuovo lavoro.
Al-Jojo è nato nel 1948, proprio l’anno in cui la maggior parte dei palestinesi è diventata rifugiata, un evento impresso nella memoria collettiva palestinese come la Nakba. Da allora è stato un rifugiato, ora vive nello Shati, o Beach Refugee Camp.
La sua passione per i modellini di barche lo ha aiutato a sopravvivere mentalmente nelle condizioni più dure, tra cui quella di vivere in un campo profughi.
Il coprifuoco militare israeliano protratto, le guerre e l’assedio richiedono un tipo di forza mentale che pochi possiedono. Al-Jojo, come la maggior parte degli abitanti di Gaza, ha imparato ad essere resiliente.
Così ogni giorno al-Jojo mette in scena gli strumenti di base: un piccolo bisturi, pennelli e figure in plastica per riprodurre realisticamente barche da pesca.
Al-Jojo ha detto a The Palestine Chronicle che la creazione di modelli di barche è un modo per trasmettere storie vere legate ai pescatori palestinesi. Ad esempio, la storia di Rami Bakr, annegato al confine egiziano e trovato morto il 23 maggio, dopo essere scomparso da quasi una settimana.
Ex pescatore, al-Jojo conosce perfettamente il tipo di difficoltà che i suoi compagni pescatori affrontano quotidianamente. Con numerose imbarcazioni militari israeliane che circolano vicino alla costa di Gaza, prendere il largo è un grande rischio. Molti pescatori sono stati feriti, annegati o arrestati nel loro disperato tentativo di provvedere al sostentamento delle proprie famiglie.
Al-Jojo ha dichiarato a The Palestine Chronicle che, da quando Israele ha imposto un assedio ermetico a Gaza nel 2006, i pescatori affrontano la mancanza di attrezzature di base e lottano per sopravvivere.
“In quanto popolo occupato, noi palestinesi dobbiamo attivare tutti i nostri strumenti per trasmettere il nostro messaggio al mondo”, ha detto al-Jojo.
“Siamo persone vive, amiamo la vita e cerchiamo solo un futuro sicuro, stabile e dignitoso”, ha detto.
“Vogliamo solo essere liberi”.















(Tutte le foto: Mahmoud Ajjour, The Palestine Chronicle)
traduzione a cure di alessandra mecozzi
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