‘Niente di quello che ho sempre sognato si è avverato, tranne questo: oggi mi sposo”
Mohammed Zaanoun April 23, 2020 da +972 magazine
Ali e Narmeen Abu Seif sono novelli sposi nel tempo della pandemia. Il loro matrimonio avrebbe dovuto aver luogo il 28 marzo in uno dei più grandi locali per matrimoni di Gaza; ma poi il Ministero degli Interni ha annunciato le restrizioni per contenere il diffondersi del corona virus e la chiusura di locali per feste, ristoranti e caffè, palestre e sono state anche cancellate le preghiere del venerdì in moschea.
La coppia doveva quindi cambiare il programma. “Quando il locale ci ha chiamati per dire che cancellavano la festa di matrimonio, ci è preso un colpo” dice Ali Abu Seif “ avevamo preparato tutto. Inoltre andavamo incontro ad una grossa perdita economica.” aggiunge.
Dopo varie discussioni tra le famiglie, la coppia ha allora deciso di procedere con il matrimonio, anche se non nella forma che avevano inizialmente pensato. Lo hanno riprogrammato per il 10 aprile, spostato nella casa di Abu Seif a Gaza City, con la partecipazione soltanto dei familiari più prossimi e di un piccolo gruppo di amici.
Moglie e marito avevano mascherine sul viso come precauzione contro il corona virus ed hanno chiesto agli invitati di non fare le loro congratulazioni con baci o abbracci.

Questo evento ha fatto ricordare i matrimoni palestinesi degli anni 80, prima che si diffondesse l’uso dei locali per la festa, e quando le celebrazioni avevano luogo nelle strade e sui tetti nei campi profughi

“Ho aspettato molto per sposare la donna che amo” ha detto Abu Saif “Pensavo che guadagnarsi da vivere fosse la sfida più grande della vita, ma adesso mi rendo conto di che cosa significa vivere dentro la guerra più pericolosa del mondo; una guerra senza il rumore delle bombe, una guerra che si combatte al nostro interno, e non ci lascia nessuna scelta”

Abu Seif dice che i giovani di Gaza hanno sopportato molte difficoltà, tra vivere sotto il blocco di Israele, sopravvivere a diverse guerre e lottare per trovare lavoro.
“Nulla di quello che ho sognato è diventato realtà, tranne questo: oggi mi sposo”, ha detto. “Grazie a Dio, nonostante tutto, oggi posso diventare un marito e avere mia moglie, Narmeen, al mio fianco.”
Traduzione Alessandra Mecozzi da https://www.972mag.com/coronavirus-wedding-gaza/
Mohammed Zaanoun è un fotogiornalista che vive a Gaza
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