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Come il 7 ottobre ci ha cambiato tutti e cosa segnala per la nostra lotta

Può essere difficile riconoscere un momento storico mentre lo si vive, ma questa volta in Israele-Palestina è sotto gli occhi di tutti. Ecco cosa sappiamo e cosa possiamo supporre, un mese dopo. Haggai Matar 8 novembre 2023 È passato un mese dal 7 ottobre. Le vite di milioni di israeliani e

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È troppo chiedere di considerare i palestinesi come esseri umani? Sembra di sì

Arwa Mahdawi Martedì 7 novembre 2023 Come le ultime settimane hanno ampiamente chiarito, le vite dei palestinesi non contano “Non è sufficiente che i palestinesi muoiano e siano sfollati: dobbiamo anche essere disumanizzati e screditati.” Fotografia: Agenzia Anadolu/Anadolu/Getty Images Non voglio mai più sentire le democrazie occidentali tenere lezioni al resto

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*Porre fine a #GazaGenocide è una questione femminista: l’appello delle donne palestinesi* 

3 novembre 2023 I movimenti delle donne sono stati storicamente centrali nelle lotte contro l’oppressione, la discriminazione, il colonialismo e il militarismo. Nello stesso spirito, e in risposta al genocidio da parte di Israele in corso a Gaza, noi, Unioni femminili e movimenti di base che rappresentano le donne palestinesi

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La Palestina ora ci divide

Le maschere sono cadute e milioni di noi si stanno rendendo conto di quanto ci disumanizzate. Rimarremo prigionieri del nostro odio, e voi rimarrete prigionieri dei vostri crimini, e nessuno di noi sarà libero finché la Palestina non sarà libera. DI MOHAMED SEIF EL NASR  3 NOVEMBRE 2023   MACCHIE DI SANGUE SU UN’AMBULANZA

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Muoia Sansone

Come nel mito biblico, Israele rischia con la rappresaglia bellica di provocare a se stesso ingenti danni. Quattro le condizioni per una strategia alternativa: dimissioni del Governo Netanyahu; liberazione di Marwan Barghouti; piano per una confederazione israelo-palestinese; dispiego dei “caschi blu” dell’ONU nei Territori. 2 Novembre 2023 SU Centro Riforma

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Scosso dal massacro di Hamas, un kibbutz chiede il ritorno degli ostaggi

Sopravvissuti a Nir Oz, dove un quarto dei residenti sono stati uccisi o sequestrati nell’attacco del 7 ottobre, stanno chiedendo un cessate il fuoco e la liberazione delle persone rapite. Oren Ziv, da +972 Magazine, 3.11.2023 All’ingresso della sala mensa a Nir Oz, un piccolo kibbutz israeliano vicino alla Striscia

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Judith Butler: I palestinesi non vengono “considerati come persone” da Israele e dagli Stati Uniti

Judith Butler chiede un cessate il fuoco immediato, il diritto al ritorno dei palestinesi e lo smantellamento delle strutture coloniali. Di George Yancy  31 ottobre 2023 THRUTHOUT George Yancy. Ciò che sta accadendo a Gaza è un genocidio. I corpi continuano a cadere, ad accumularsi. Questo sta accadendo sotto il nostro sguardo collettivo,

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Questi sono i bambini estratti dopo il bombardamento del campo profughi Jabalya a Gaza

di Gideon Levy, da Haaretz del 2.11.2023 Un terrorista di Hamas è stato estratto dai detriti, portato tra le braccia di suo padre. Il suo viso è coperto di polvere, il suo corpo sobbalza come un sacco, il suo sguardo è vuoto. Non è chiaro se sia vivo o morto.

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In mezzo al lutto, l’impresa degli insediamenti di Israele celebra una grande vittoria

di Amira Hass, da Haaretz, 2.11.2023 Sotto la copertura dello shock collettivo e dell’orrore del pogrom di Hamas del 7 ottobre, sotto la copertura del lutto, del cordoglio, del dolore e dell’ansia per il destino dei sequestrati, le milizie dei coloni stanno accelerando e espandendo i loro attacchi alle comunità

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Guerra Israele-Hamas: “I leader israeliani non hanno capito che, in una guerra asimmetrica, i deboli generalmente finiscono per prevalere sui forti”

Sophie Bessis Storica Le Monde 24 ottobre Le lotte armate del XX secolo hanno dimostrato che quando i dominanti rifiutano di tener conto delle rivendicazioni dei dominati, questi ultimi si radicalizzano e finiscono per convincersi che solo la violenza può liberarli dall’oppressione, ricorda la storica Sophie Bessis in un articolo

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