L’on. Laura Boldrini, Presidente del Comitato Diritti Umani nel Mondo, con una iniziativa molto appropriata e auspicata anche da diverse associazioni per la difesa dei diritti umani e dei loro difensori, ha promosso una audizione alla Camera di due rappresentanti delle 6 ONG palestinesi definite dal Governo di Israele, Ministro della Difesa, “terroriste” il 19 ottobre di quest’anno. Sono stati ricevuti nei giorni scorsi Francis Sahar per Addameer e Shawan Jabarin direttore di Al Haq.
Non si è fatta attendere la reazione, a dir poco scomposta, della Ambasciata di Israele, con una nota “diplomatica”. La riportiamo qui sotto, seguita dalla risposta argomentata che ha immediatamente pubblicato l’on. Boldrini.
Ambasciata di Israele in Italia
“Shock per invito” Boldrini a “terroristi” Fplp “E’ riconoscimento del terrorismo”: Italia tagli ogni legame con loro Roma, 21 dic. (askanews) – “L’ambasciata israeliana in Italia è scioccata dal fatto che un terrorista condannato e due organizzazioni terroristiche come ‘Al-Haq’ e ‘Addameer’, entrambe parte dell’organizzazione terroristica ‘Fronte popolare per la liberazione della Palestina’ (“FPLP”), siano state formalmente invitate a parlare davanti alla sottocommissione per i diritti umani della Camera dei deputati, presieduta dall’onorevole Boldrini”. E’ quanto si legge in una nota della sede diplomatica israeliana a Roma.
“L’invitato a parlare, Shawan Jabarin, direttore generale di AlHaq, è un terrorista condannato del Fplp. Di lui nel 2009 la Corte Suprema israeliana ha scritto che ‘agisce come dottorJekyll e Mister Hyde, a volte come amministratore delegato di un’organizzazione per i diritti umani’, e altre volte come attivista in un’organizzazione terroristica che non ha evitato omicidi e tentati omicidi e che non ha nulla a che fare con i diritti'”, si aggiunge nella nota.
Addameer, secondo la sede diplomatica israeliana, “ha rappresentato in tribunale Samer Arbid, un terrorista palestinese che lavorava in quell’organizzazione e che ha ucciso in modo crudele e disumano Rina Shnerb, una giovane donna israeliana innocente il cui unico ‘crimine’ era la sua identità ebraica”.”Arbid ha guidato il gruppo, ha preparato l’ordigno che ha ucciso Rina, ferito suo padre e suo fratello e ha attivato personalmente l’esplosivo quando ha visto arrivare la famiglia Shnerb. Fino apoco tempo fa, Arbid appariva sul sito web dell’organizzazione come suo contabile”, ha insistito l’ambasciata.
“Questo invito è un riconoscimento per il terrorismo e contrasta completamente con l’aspettativa dell’intera comunità internazionale di dissuadere e impedire alle organizzazioni terroristiche di operare dall’interno di strutture civili e di impedire che qualunque forma di finanziamento finisca nelle mani delle organizzazioni terroristiche”, ha aggiunto la sede diplomatica israeliana, sottolineando che “invece di dare un palco alle organizzazioni terroristiche, la sottocommissione dovrebbe dare un chiaro messaggio che chieda all’Italia di dichiarare che le organizzazioni terroristiche non saranno finanziate dall’Italia e che l’Italia taglierà qualsiasi legame con le organizzazioni terroristiche designate come tali, anche se queste nascondono le loro azioni con una copertura umanitaria”.”I terroristi non possono dare lezioni alle democrazie sui diritti umani”, è stato sottolineato.
“Queste organizzazioni”, ha concluso l’ambasciata, “infatti,utilizzano in modo improprio il termine di diritti umani, perché le loro attività escludono ebrei e israeliani da diritti fondamentali come il diritto a vivere senza essere uccisi”.
La risposta dell’on. Laura Boldrini
*ISRAELE, BOLDRINI (PD) AD AMBASCIATA: “AUDIZIONE ONG PALESTINESI PIENAMENTE LEGITTIMA”*
“In una sua nota resa pubblica oggi, l’Ambasciata israeliana contesta la legittimità dell’audizione svolta ieri presso il Comitato sui diritti umani nel mondo, di due delle sei ong palestinesi accusate di terrorismo da parte del governo israeliano, e cioè Al-Haq e Addameer. Premesso che il Comitato, organismo interno alla Commissione Affari Esteri, nell’ambito della sua indagine conoscitiva ascolta la voce di decine di organizzazioni e personalità per raccogliere informazioni e opinioni, senza doverli necessariamente per questo condividerle, considero le affermazioni contenute nella nota dell’Ambasciata del tutto inesatte e improprie. Nella nota si sostiene che le due ong fanno parte dell’organizzazione terroristica Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, cosa non vera essendo due associazioni politicamente del tutto autonome e indipendenti che il governo israeliano ha accusato di terrorismo senza fornire però, a detta di molti osservatori e istituzioni internazionali, documentazione sufficiente a supporto di questa accusa. E’ un fatto, come ho ricordato ieri introducendo i lavori del Comitato, che la decisione assunta dal Governo israeliano ha sollevato le critiche non solo di diverse organizzazioni per la difesa dei diritti umani – come Amnesty International e Human Rights Watch -, ma anche di alcuni Governi – Italia, Francia, Regno Unito, e dello stesso Dipartimento di Stato USA – e di rappresentanti delle organizzazioni internazionali. L’Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune dell’UE, Josep Borrell, ha dichiarato che le 6 organizzazioni incriminate sono inserite nei programmi di finanziamento dell’Unione europea e che, ad oggi, il Governo di Israele non avrebbe ancora fornito alcun tipo di risposta convincente circa l’operato di matrice terroristica delle ONG. Da parte sua, l’Alta Commissaria per i diritti umani delle Nazioni Unite, Michelle Bachelet, ha definito tale accusa una violazione delle libertà di associazione, di opinione, di espressione e di partecipazione attiva alla vita pubblica. Per quanto riguarda il Governo italiano, il 30 novembre scorso, in risposta ad una interrogazione* in Commissione, la Viceministra degli esteri Marina Sereni ha espresso la preoccupazione del Governo italiano per la decisione presa dal Ministro della Difesa israeliano e precisato che, «oltre a svolgere una fondamentale opera nei Territori Palestinesi, alcune di queste organizzazioni intrattengono fruttuosi rapporti con le nostre organizzazioni della società civile e con altri Paesi donatori per l’attuazione di importanti progetti di cooperazione.». La viceministra ha anche precisato che il Governo italiano intende portare avanti un’azione di sensibilizzazione nei confronti delle autorità israeliane affinché vengano fornite prove più circostanziate a sostegno delle gravi accuse mosse alle organizzazioni, poiché le informazioni fornite finora da parte israeliana non appaiono sufficienti. Sulla base di queste considerazioni non si può condividere l’affermazione contenuta nella nota dell’Ambasciata secondo la quale Addameer e Al-Haq siano due comprovate organizzazioni terroristiche. Quanto al Signor Shawan Jabarin, Direttore Generale di Al-Haq, definito nella nota “terrorista condannato”, si tratta di una persona che vive liberamente a Ramallah e che altrettanto liberamente viaggia per svolgere incontri di natura istituzionale, come ha fatto anche di recente, nelle diverse Capitali europee e non soltanto europee. Se fosse condannato per terrorismo in Israele non godrebbe certamente di questa libertà. In riferimento poi all’accusa rivolta ad Addameer di aver esercitato la legale difesa di un terrorista, ricordo che nel diritto internazionale così come in tutte le Costituzioni dei paesi democratici il diritto alla difesa è un principio inviolabile di tutte le persone, a prescindere dal reato che viene loro contestato. Ho ritenuto doveroso fare queste precisazioni a prescindere dalla condivisione o meno di quanto affermato ieri dalle persone audite, sui cui interventi si è sviluppato un libero dibattito nel quale si sono confrontate tesi tra loro anche molto diverse, come è normale che sia in una sovrana sede parlamentare”.
Lo scrive sui social Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato della Camera sui diritti umani nel mondo.
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